E’ l’ennesima strage di migranti con il sogno di approdare in Europa. Sono 99 i corpi attualmente recuperati dalle autorità egiziane, in seguito al naufragio di una imbarcazione che aveva a bordo 600 persone. Il bilancio delle vittime però è sicuramente destinato ancora a salire.

GOMMONE-MIGRANTIAggiornamento: 12.00 (23/09) E’ salito a 99 il numero dei morti del naufragio avvenuto mercoledì nelle acque egiziane al largo di Kafr el-Sheikh nel governatorato di Buhayra. Ad aggiornare il bilancio delle vittime è stato il portavoce del governatorato di Buhayra, Wahdan al-Sayed, citato dal sito del quotidiano Youm7. Solo oggi sono infatti 44 i cadaveri recuperati nelle acque del Mar Mediterraneo, molti dei quali in stato di decomposizione. Intanto è stata data sepoltura a 15 dei migranti che hanno perso la vita durante il tentativo di giungere in Europa e che sono stati identificati dai familiari.

La notizia della prima ora – Sono almeno 43 i cadaveri recuperati nelle acque egiziane, al largo di Kafr el-Sheikh nel governatorato di Buhayra 140 chilometri a nord del Cairo, dove ieri è naufragata un’imbarcazione con a bordo circa 600 persone. Lo rende noto l’agenzia di stampa egiziana Mena spiegando che la guardia costiera è riuscita a trarre in salvo 154 persone. Continuano intanto le operazioni di ricerca in mare per verificare se ci siano eventuali sopravvissuti o per recuperare le salme. Tra le vittime si contano uomini, donne e bambini. A bordo dell’imbarcazione viaggiavano cittadini di nazionalità siriana, egiziana e generalmente africani diretti in Europa.

Il primo ministro egiziano Sherif Ismail ha promesso l’impegno massimo di risorse per le operazioni di soccorso e garantito che i responsabili saranno consegnati alla giustizia. Il sito del quotidiano Youm7 ha reso noto che è stato identificato il proprietario dell’imbarcazione, un cittadino egiziano, che l’aveva affittata per la traversata.

Parlando da New York, dove si trova per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha detto che l”’immigrazione illegale” dovrebbe essere tra le priorità della comunità internazionale. L’Egitto, ha spiegato, combatterà l’immigrazione illegale nell’ambito della legislazione contro il traffico degli esseri umani. Al-Sisi ha quindi detto che in Egitto vivono ora cinque milioni di rifugiati di varie nazionalità, mentre secondo l’Unhcr nel Paese vi sono 261.741 rifugiati registrati, soprattutto sudanesi, siriani e libici.

Quest’anno sono circa 206.400 i migranti e i rifugiati che hanno varcato il Mar Mediterraneo, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Tra gennaio e giugno sono più di 2.800 le persone morte in mare, contro i 1.838 dello stesso periodo dello scorso anno.