Un ordigno è esploso ieri sera intorno alle 20.30 a New York nel quartiere di Chelsea provocando il ferimento di 29 persone. Subito dopo in città è scattato il piano antiterrorismo, anche se al momento non ci sono elementi per collegare l’atto a una azione terroristica. La polizia ha comunque ritrovato, sempre nello stesso quartiere, un secondo ordigno: una pentola a pressione con dei fili sul coperchio.

polizia-new-yorkForte esplosione a New York nella tarda serata di ieri. Intorno alle 20:30 ora locale (in Italia era già notte) un ordigno è esploso nell’affollato quartiere di Chelsea, a Manhattan. Almeno 29 le persone rimaste ferite. Secondo quanto riporta BBC News, nessuna delle persone ferite sarebbe in pericolo di vita. Scattato il piano antiterrorismo, tutta la zona è stata isolata dai reparti speciali. L’intera città è bloccata. Il sindaco Bill De Blasio, in una conferenza stampa, ha detto: “Non abbiamo prove certe di collegamenti col terrorismo, ma sicuramente è un atto intenzionale”.

Il sindaco ha inoltre precisato che “non c’è alcun collegamento tra l’esplosione di Chelsea e quella avvenuta nel vicino stato del New Jersey”. Ieri pomeriggio, infatti, una bomba nascosta in un contenitore della spazzatura è esplosa in New Jersey, lungo il percorso di una maratona di beneficenza promossa dai Marines Usa. L’esplosione non ha causato feriti.

La polizia avrebbe trovato anche un secondo ordigno, sempre nel quartiere Chelsea. Si tratterebbe, a quanto riferisce la Cnn, di una pentola a pressione con un cablaggio di colore scuro che fuoriesce dall’alto della pentola. Nessuno dei funzionari, secondo quanto riferisce sempre la Cnn, è stato in grado di dire cosa ci sia dentro la pentola.