Parte male, riaggancia i primi due in testa alla gara, poi commette un errore e va lungo al terzo giro. Al dodicesimo giro dopo una serie impressionante di sorpassi si riporta sui primi e si incolla alla sella di Rossi che aveva scavalcato Lorenzo portandosi in testa e lo supera per poi allungare in solitaria. Ha fatto tutto lo spagnolo, gioie e dolori, ma vincendo la gara di Aragon, Marc Marquez ipoteca la vittoria del titolo Mondiale.
Marc Marquez trionfa nel Gp di Aragon nella classe MotoGp. Il pilota della Honda si impone in solitaria davanti ai due portacolori della Yamaha Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Quarto posto per la Suzuki di Maverick Vinales che si lascia alle spalle le Honda di Cal Crutchlow e Dani Pedrosa.
Il 23enne catalano vince di prepotenza dopo un avvio difficile e allunga in vetta alla classifica mondiale, dove ora guida con 248 punti, davanti al ‘dottore’ a quota 195 e a Lorenzo a 182, titolo ipotecato a sole 4 gare dalla fine. Partito dalla pole position Marquez si fa bruciare in partenza da Vinales e Lorenzo ma in un paio di giri ritrova la vetta della classifica. Al terzo passaggio il portacolori della Honda commette un grave errore andando lungo e ritrovandosi in quinta posizione. Intanto Rossi scavalca prima Lorenzo e poi Vinales e si porta al comando della gara all’ottavo giro.
Marquez però non molla e rientra velocemente sui migliori superando uno dopo l’altro tutti i suoi avversari e riportandosi al dodicesimo giro sugli scarichi del ‘dottore’ che infila inesorabilmente al passaggio successivo, involandosi verso il trionfo in beata solitudine, conquistando il 54° successo nel motomondiale ed eguagliando a soli 23 anni un mito come l’australiano Mick Doohan.
Dietro al numero 93 accesa lotta per la piazza d’onore tra Rossi e Lorenzo, il campione del mondo in carica scavalca il 9 volte iridato al 19° giro ma il pesarese non si arrende e il finale si trasforma in una accesa battaglia tra i compagni di squadra, decisa da un lungo dell’italiano che finisce fuori pista a un giro dal termine nel tentativo di attaccare il maiorchino.

