Sfortunato e con la mania del ‘grattino’, ha comprato 255 tagliandi in un anno ma non ha mai incassato un soldo. Ha fatto causa alle Lotterie Nazionali e questa volta ha vinto. Il giudice di pace di Vallo della Lucania nel salernitano gli ha dato ragione. Secondo la sentenza “lo sfortunato giocatore” dovrà essere rimborsato della somma spesa per i tagliandi, circa 3mila euro, perché non riportavano, come previsto dal decreto Balduzzi, né le probabilità di vincita né le avvertenze sul rischio della dipendenza dal gioco. Per questi motivi i contratti di acquisto, stabilisce il giudice, sono ritenuti nulli.
Più di 40 sentenze sono state favorevoli, condannate le Lotterie Nazionali e costrette a risarcire il quantum, ma attenzione se qualcuno sta già preparandosi per farsi ‘rimborsare’ per aver avuto le medesime sfortunate esperienze, sappia però che nel frattempo, in seguito alle sentenze, i tagliandi sono cambiati e ora riportano la dicitura prevista dalla legge. Molti, ma non tutti, non sono adeguati alla normativa di prevenzione della ludopatia che è una vera e propria malattia. Una patologia che ha distrutto intere famiglie.

