“Il parlamento dibatterà e vaglierà il processo della Brexit mentre si svolge ed è la cosa giusta. Ma non ci sarà un secondo voto o un voto per interpretare la volontà del popolo britannico: non è una strada percorribile”. Downing street risponde così, per mezzo di un portavoce, alle richieste pervenute da un deputato conservatore.
Un voto del parlamento sulla Brexit è da escludere. A dichiararlo è stato un portavoce di Downing Street. “Il governo è ovviamente concentrato sul tradurre la Brexit nel miglior successo possibile, riconoscendo l’importanza di non ostacolare la volontà del popolo chiaramente espressa nel referendum di giugno”, ha affermato il portavoce commentando le dichiarazioni rilasciate dal parlamentare conservatore e pro-Brexit Stephen Phillips.
Phillips aveva messo in guardia contro la “tirannia” insita nel negare ai parlamentari la possibilità di pronunciarsi sulla posizione del governo nei prossimi negoziati nel quadro dell’articolo 50 dei Trattati europei. “Naturalmente il parlamento dibatterà e vaglierà questo processo mentre si svolge e questo è assolutamente necessario ed è la cosa giusta da farsi. Ma avere un secondo voto o un voto per interpretare la volontà del popolo britannico non è una strada percorribile”.