Una nuova fortissima scossa ha colpito l’Italia centrale alle ore 21,18. Secondo la Protezione Civile il sisma ha avuto una magnitudo maggiore di quella avvertita alle 19,10: infatti si registra un movimento tellurico di 5.9 gradi Richter. Verifiche nelle zone colpite.

sisma-vissoForte scossa di terremoto in Italia centrale. “Oggi, alle 19:10 ora italiana, un terremoto di magnitudo Richter ML 5.4 ha interessato la zona al confine tra Marche e Umbria, poco a nord dell’area interessata dalla sequenza sismica iniziata il 24 agosto con l’evento di magnitudo 6” rende noto l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

L’epicentro è stato localizzato dall’Ingv a tre chilometri da Castelsantangelo sul Nera (Macerata), a sette chilometri da Visso (Macerata) Preci (Perugia) e Ussita (Macerata) e a dieci da Norcia (Perugia). Il sisma è stato avvertito anche a Roma.

Più tardi, alle ore 21.18 è stata registrata una nuova forte scossa di magnitudo 6.2. Ne dà notizia la Protezione civile. La scossa è stata avvertita in tutto il centro Italia e anche a Roma.

Presi d’assalto i centralini dei vigili del fuoco. A Roma sono in corso verifiche per la segnalazione di crepe e lesioni a stabili, ma non si tratterebbe di danni importanti.

Riguardo alla prima scossa, “stiamo verificando l’entità nella zona di Visso. Sono notizie del 118 delle Marche” e ci sono “due persone ferite” riferisce il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, in diretta su SkyTg24.

Sono stati segnalati crolli. Quanto alla situazione della Salaria, “è stata chiusa al traffico in via precauzionale all’altezza del km 146,200, in località Pescara del Tronto, nel territorio di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno” precisa in una nota l’Anas.

Sono in corso da parte del gruppo Fs delle verifiche sull’infrastruttura ferroviaria interessata dalla scossa di terremoto. La Circolazione, riferisce Fs sul proprio sito internet, è sospesa fra Castelraimondo-Camerino e Tolentino (linea Civitanova – Albacina) per verifiche tecniche sui ponti ferroviari.

Mauro Falcucci, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, parla di “crolli” nel paese. “Stiamo cercando di salvare le persone. Non escludiamo feriti, sto facendo il giro delle frazioni e finora ne ho viste 3 su 7 – riferisce il sindaco al Tg2 – Cerchiamo di farci coraggio uno con l’altro. Nei giorni scorsi c’era stato uno sciame sismico, normale a detta dei tecnici”.

“Siamo sotto l’acqua – ha aggiunto – dalle 19.05 e si è interrotta l’energia elettrica. Siamo usciti dal comune subito dopo la prima scossa, ci sono molti crolli. I cittadini sono tutti in strada, li stiamo radunando in attesa dei vigili del fuoco. Stanotte dormiremo nelle macchine”.

“Stiamo verificando, sicuramente c’è stata tantissima paura, la scossa è stata fortissima, è stata avvertita in maniera nitida e costante. C’è preoccupazione, stiamo effettuando verifiche con il responsabile della protezione civile” dice all’Adnkronos il sindaco di Macerata Romano Carancini.

“Ad Ascoli gente in strada, molta paura, stiamo cercando di capire se ci sono stati danni nuovi anche se è normale presagire che ci potrebbe essere stato un aggravamento delle lesioni preesistenti” afferma all’Adnkronos il sindaco di Ascoli Guido Castelli.

Il sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, parla di crolli nella “zona rossa”: ”Un grosso spavento. Qui piove a dirotto ed è tutto buio. Abbiamo sentito forti rumori di crolli in lontananza, nella zona rossa. Forse gli edifici lesionati sono venuti giù. Ora siamo tutti sotto la tenda della mensa, perché quelle per dormire sono state smontate”.

“Abbiamo avuto ulteriori crolli e sono in corso approfondite verifiche ma per fortuna non abbiamo persone coinvolte” dice il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, al telefono con Adnkronos.

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è rientrato a Roma ed è in contatto con il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Il premier ha sentito il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il sottosegretario Claudio De Vincenti.