Un audio contenente un messaggio attribuito al sedicente califfo al-Baghdadi, è stato veicolato dai miliziani legati allo Stato Islamico. Nella registrazione il leader dei jihadisti invita i suoi miliziani a non mollare e a mantenere la posizione nella città di Mosul.

al-baghdadiResistete a Mosul. E’ il messaggio lanciato da un audio attribuito al leader dell’Is Abu Bakr al-Baghdadi, in cui incita i combattenti a resistere e a difendere la città irachena contro l’esercito, che è stato diffuso dallo Stato Islamico. Se autentico, si tratterebbe del primo messaggio di al-Baghdadi da oltre un anno a questa parte. “Tenere il territorio con onore è un migliaio di volte più facile che ritirarsi con disonore”, afferma la voce nell’audio, “non ritiratevi”, prosegue.

“Questa guerra totale e la grande jihad non fanno che rafforzare le nostre convinzioni e la nostra certezza che tutto questo non sia che un preludio alla vittoria”, si sente ancora. Nell’audio si esortano inoltre i combattenti dell’Is ad attaccare altri Paesi e si invitano i kamikaze a “trasformare le notti dei miscredenti in giorni”.

“A tutti i combattenti e al popolo di Ninive – afferma la voce attribuita ad al-Baghdadi nell’audio – combattete, lottate e affrontate il vostro nemico”. Quindi, l’esortazione agli aspiranti attentatori suicidi ad “affrontare il nemico e a far scorrere il suo sangue a fiumi”.

“Questa guerra è la vostra guerra”, prosegue il messaggio della durata di 31 minuti. Nel giugno del 2014 l’Is ha preso il controllo di Mosul e qui dal 17 ottobre combattono per la “liberazione” della città dai jihadisti l’esercito regolare iracheno, i peshmerga e i miliziani sunniti e sciiti con l’appoggio dei raid della coalizione anti-Is a guida Usa.

Ieri il quotidiano britannico ‘The Independent’ citava Fuad Hussein, capo di gabinetto del leader del Kurdistan iracheno Masoud Barzani, secondo il quale al-Baghdadi si troverebbe ancora a Mosul. “Al-Baghdadi si trova lì”, ha detto Hussein, facendo riferimento a fonti concordanti di cui disporrebbe il governo di Erbil.