meteo-prevPer almeno una decina di giorni il grande protagonista su gran parte d’Europa sarà un vasto campo di alta pressione, i cui massimi saranno posizionati spesso sugli Stati centrali, ma che ingloberà buona parte del Vecchio Continente, Italia compresa. La sua persistenza diventa notevole: addirittura dal 16-17 l’anticiclone delle Azzorre con un potente slancio dall’omonimo arcipelago si espanderà nel giro di 48 ore su gran parte dell’Europa settentrionale, rinforzando ulteriormente quello presente in questi giorni sul comparto centrale. Il vero Inverno sarà così relegato sugli Stati più orientali, Russia, Mar Nero e persino Turchia, ripetutamente interessate da irruzioni artiche con neve anche in pianura.

L’ALTA PRESSIONE SARA’ PURE ANOMALA – I geopotenziali in quota saranno più simili a quelli di una tarda estate, mentre la pressione al suolo potrebbe addirittura superare i 1040-1045hPa proprio sull’Europa centrale.

PER QUANTO RIGUARDA L’ITALIA il tempo sarà spesso stabile, in prevalenza soleggiato ma a tratti nebbioso, specie al Nord e sulle vallate del Centro, con qualità dell’aria spesso pessima. Faranno eccezione le Isole Maggiori dove sarà possibile anche qualche locale pioggia. Da monitorare però un possibile peggioramento più incisivo dal 18 dicembre, per una insidiosa depressione mediterranea. Le temperature saranno spesso superiori alle medie specie su tirreniche e isole, mentre Nord e adriatiche potrebbero periodicamente venire raggiunte da sbuffi freddi dai Balcani. Da notare che si tratta del quarto dicembre consecutivo che trascorre in prevalenza anticiclonico ( a partire dal 2013 )! Per l’Inverno c’è sempre meno spazio e sempre più ritardo…

E IL VORTICE POLARE? – Risulterà ancora ‘spaccato’, ma i due lobi principali si porteranno su Siberia e Canada, dove il gelo la farà da padrone coinvolgendo periodicamente anche gli Stati Uniti.

A QUANDO UNA SVOLTA? – Una vera e propria svolta invernale non si intravede prima del 22-23 Dicembre. Il colosso anticiclonico europeo sarà davvero duro a morire, soprattutto a seguito del supporto azzorriano previsto da metà mese. Bisognerà capire se nei giorni successivi il flusso atlantico o le correnti artiche riusciranno ad indebolire l’alta pressione.

(fonte e dati: 3bmeteo.com)