Grazie all’astensione americana, l’Onu ha votato una risoluzione che chiede lo stop immediato degli insediamenti israeliani. L’Organizzazione delle Nazioni Unite chiede allo Stato della Stella di David di: “cessare immediatamente e completamente tutte le attività degli insediamenti nei territori palestinesi, compresa Gerusalemme est”. In Israele non sono pochi coloro che vedono in questo un colpo di coda e un “tradimento” come ultimo atto di Obama e Kerry.

gerusalemme

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha adottato una risoluzione che chiede lo stop all’attività degli insediamenti israeliani. Gli Stati Uniti si sono astenuti invece di far uso del diritto di veto come avevano fatto in passato.

La risoluzione, la prima a condannare gli insediamenti in oltre 36 anni è stata approvata con 14 voti favorevoli e l’astensione degli Stati Uniti. Washington aveva sempre difeso Israele con il suo veto, malgrado consideri illegali gli insediamenti.

Il testo approvato chiede che Israele “cessi immediatamente e completamente tutte le attività degli insediamenti nei territori palestinesi, compresa Gerusalemme est” e afferma che gli insediamenti israeliani “non hanno validità legale e costituiscono una flagrante violazione della legge internazionale”. Il testo esorta inoltre gli Stati a “fare una distinzione” fra Israele e i “territori occupati a partire dal 1967”, linguaggio che secondo Israele potrebbe portare in futuro a sanzioni o boicottaggi.

Hamas e la Jihad islamica salutano con favore il voto del Consiglio di sicurezza. Per Mushir al-Masri, uno dei massimi dirigenti di Hamas, il voto delle Nazioni Unite ribadisce il rifiuto della politica israeliana da parte della comunità internazionale. Per il portavoce della Jihad islamica, Dawood Shihab, la risoluzione che condanna Israele rappresenta una “vittoria palestinese”.

E ieri, con un attacco senza precedenti, una fonte ufficiale israeliana ha accusato il presidente americano Barack Obama e il segretario di Stato John Kerry di essere “dietro il vergognoso passo all’Onu contro Israele”. Il duro attacco della fonte anonima viene riportato da ‘Times of Israel’.

“L’amministrazione Usa ha segretamente escogitato con i palestinesi una risoluzione anti-israeliana estrema alle spalle degli israeliani, che rafforzerà il terrorismo e i boicottaggi e farà del Muro del Pianto un territorio palestinese”, afferma la fonte, riferendosi al fatto che la risoluzione considera Gerusalemme est territorio occupato.