Julian Assange ribadisce quanto promesso: sarebbe pronto a farsi estradare negli Stati Uniti, dopo che il presidente uscente Barack Obama, ha commutato la pena di Chelsea Manning. Appena dopo la comunicazione della grazia concessa da Obama, sembrava che Assange ci avesse ripensato. Oggi torna a confermare quanto promesso.

julian_assange ©     Espen MoeJulian Assange conferma l’impegno di consegnarsi alle autorità Usa, dopo la decisione di Barack Obama di commutare la pena a Chelsea Manning. Il fondatore di Wikileaks nel corso di una conferenza stampa si è detto “pronto ad andare negli Stati Uniti”. Assange si era impegnato ad acconsentire all’estradizione negli Usa se Obama avesse adottato un provvedimento di grazia nei confronti di Manning, condannata a 35 anni di carcere per aver consegnato migliaia di documenti riservati a Wikileaks. Successivamente, dopo l’annuncio che Manning verrà scarcerata a maggio, gli avvocati di Assange avevano lasciato intendere un ripensamento del fondatore di Wikileaks rispetto all’impegno assunto.