copertina_marikana_A Marikana, in Sudafrica, nell’agosto del 2012 la polizia aprì il fuoco su un gruppo di minatori in protesta: negli scontri furono uccise 34 persone.

I tragici eventi sono raccontati in “Marikana. Il Sudafrica e la fine del sogno arcobaleno”, volume curato da Raphael D’Abdon (edizioni Aviani&Aviani, Udine 2015) che sarà presentato il prossimo 8 febbraio (ore 18) presso la sede della Società Dante Alighieri di Johannesburg (n. 62, Houghton Drive, Johannesburg). L’evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Johannesburg. La presentazione del volume prevede l’intervento di alcuni tra i poeti che vi hanno contribuito, che leggeranno le loro poesie da vivo.

Oltre a Raphael d’Abdon, poeta, curatore e traduttore del volume e ad Anna Amendolagine, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria, hanno garantito la loro partecipazione: Sarah Godsell, storica e poetessa e Heidi Henning, scrittrice e poetessa, entrambe di Johannesburg; Philippa Yaa de Villiers, poetessa e drammaturga sudafricana e infine l’italiana Laura Visentin, della onlus Time for Africa, che viene a presentare il progetto di cooperazione a supporto della comunità di Marikana. Raphael D’Abdon è un accademico dell’Università del Sudafrica e scrittore italiano che dal 2008 vive a lavora nel Paese africano. Nel libro da lui curato, prima edito in inglese con il titolo “Marikana. A Moment in Time” nel 2013, ed ora tradotto in italiano, raccoglie poesie, racconti, articoli e saggi sui tragici eventi accaduti a Marikana: il libro si interroga su quanto accaduto nel massacro su cosa questo evento abbia significato e significherà per la cosiddetta “Nazione Arcobaleno”.

Il volume contiene 34 testi, scritti da 30 autori provenienti da 5 Paesi (Sudafrica, Lesotho, Italia, Kenya, Stati Uniti). Tutti i proventi ricavati dalle vendite del libro sono devoluti alla Combined School, una delle due scuole dell’obbligo della comunità di Marikana, nella quale studiano molti ragazzi e ragazze che hanno perso parenti e/o amici nella strage.