Lega Pro: il Catania batte il Matera 2-0

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Catania 7+, il Matera perde la Partita e la testa… della classifica.

SINTESI: Con un gol per tempo, il Catania (adesso settimo in classifica) liquida l’ex capolista Matera. Pozzebon e un autogol di Armellino affondano i lucani.

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LA PARTITA: Al Catania si chiedeva continuità, dopo la vittoria interna della scorsa settimana sulla Reggina. E i siciliani hanno risposto “presente” all’appello: 6 punti su 6 nel doppio confronto casalingo ravvicinato. Ma quelli col Matera, hanno un sapore diverso. Perché un conto è far fuori la Reggina, attardata in classifica, peraltro concedendo diverse palle gol nitide agli amaranto. Un altro è stendere la capolista allenata da Gaetano Auteri, che fin qui aveva subito soltanto due stop, riuscendo a non correre pericoli eccessivi. Un paio di tiri nello specchio (Strambelli e Carretta), un palo a pochi passi dal traguardo colpito da Mattera e un’occasione ghiotta, capitata sui piedi di Meola, finita sul fondo. Questo è stato il Matera nel mercoledì sera del “Cibali”. Una prestazione appena sufficiente nei numeri, non nel risultato, per chi si aspettava i lucani padroni del gioco dall’inizio alla fine, forti dei 51 gol realizzati nelle prime 23 giornate. La partita ha raccontato altro.
“Accettiamo il risultato e la sconfitta, ma il campionato non è finito, né per noi, né per il Catania”, ha commentato il tecnico ospite in conferenza stampa, al termine di un incontro in cui la differenza l’ha fatta il cinismo: Pozzebon, ultimo arrivato in casa Catania, e un gol in compartecipazione tra Di Grazia e Armellino (deviazione) lo hanno certificato, spingendo Auteri a proseguire: “l’avversario è stato più bravo di noi a capitalizzare”.
Ma reti a parte, la sensazione è che questo Catania: difesa a tre, Mazzarani attaccante aggiunto a orbitare qualche passo più indietro rispetto alla coppia Tavares-Pozzebon, abbia cominciato a girare ad alti regimi di rotazione. Sono arrivati gli acquisti, sono migliorate le trame, è aumentata la compattezza. Rigoli ha fatto bingo e ha ritrovato un Di Grazia capace di pennellare prima l’assist per la testa di Pozzebon e poi il corner, finito dentro dopo una sfortunata deviazione avversaria.
“La squadra cresce, di allenamento in allenamento e abbiamo ancora ampi margini di miglioramento”, ha concluso Rigoli, con mezzo pensiero al Matera sconfitto, mezzo all’Akragas prossimo avversario, e un sorriso (quello intero) di soddisfazione per i tre punti conquistati.

TABELLINO

CATANIA (3-4-1-2): Pisseri; Gil, Bergamelli, Marchese; Di Grazia (dal 33’ s.t. Parisi), Biagianti, Scoppa, Djordjevic; Mazzarani (dal 29’ s.t. Fornito); Tavares, Pozzebon (dal 22’ s.t. Russotto). In panchina: Martinez, De Rossi, Mbodj, Manneh, Bucolo, Di Stefano, Piermarteri, Barisic, Graziano. All. Pino Rigoli.

MATERA (3-4-3): Tozzo; Ingrosso, Bertoncini, Mattera; Casoli (dal 18’ s.t. Salandria), Armellino, Iannini, Meola; Strambelli (dal 18’ s.t. Lanini), Carretta, Negro. In panchina: Bifulco, D’Egidio, Biscarini, Scognamillo, De Franco, Gigli, De Rose, Didiba, Armeno, Dammacco. All. Gaetano Auteri.

ARBITRO: Massimi di Termoli. Assistenti: Cecchi di Pistoia e Lombardo di Sesto San Giovanni.

RETI: Pozzebon (C) al 26’ p.t.; Armellino aut. (M) al 15’ s.t.

NOTE: 10.933 spettatori. Incasso: 59.356 euro. Ammoniti: Marchese, Mazzarani, Scoppa (C); Carretta, Iannini, Lanini (M). Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. Angoli: 3-4.

Simone Toninato (inviato al Massimino)