L’amministrazione Trump ha dato ordine ai suoi bombardieri di stanza in Afghanistan di lanciare la “Madre di tutte le bombe” contro obiettivi dello stato islamico. La notizia arriva attraverso la Cnn che cita fonti militari statunitensi. La GBU-43/B sarebbe stata lanciata, contro i tunnel scavati dai miliziani nella zona di Nangarhar, intorno alle ore 19 (ora locale).

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Gli Stati Uniti hanno lanciato un’enorme bomba da quasi 10 tonnellate, la più potente di quelle non nucleari, in Afghanistan per colpire i tunnel scavati dal sedicente Stato Islamico (Is) nella provincia orientale di Nangarhar. Lo rende noto la Cnn citando fonti militari americane.

Si tratta dell’ordigno GBU-43/B, nota come la ‘madre di tutte le bombe’, che secondo le fonti sarebbe stata lanciata alle 19 (ora locale).

E’ la prima volta che questo tipo di bomba viene usata su un campo di battaglia, hanno riferito le fonti americane citate dalla Cnn. Obiettivo del raid i tunnel scavati dall’Is e i miliziani riuniti nel distretto di Achin. La bomba era stata realizzata durante la guerra dell’Iraq.

Secondo le fonti citate dalla Cnn, a sganciare la bomba contro l’Is è stato un MC-130 delle Forze speciali dell’aeronautica militare americana. A firmare l’autorizzazione per l’uso dell’ordigno è stato il comandante delle forze americane in Afghanistan, il generale John Nicholson.

Dal peso di quasi dieci tonnellate, la bomba ha la potenza di distruggere qualunque cosa nel raggio di centinaia di metri. L’esercito americano sta valutando i danni nella provincia afghana di Nangarhar, che confina con il Pakistan.

Il Comando centrale americano ha fatto sapere in una nota che l’azione rientra nelle ”misure in corso per sconfiggere l’Is in Afghanistan nel 2017”, sedicesimo anno della guerra condotta da Washington nel Paese.

”Il raid è stato organizzato in modo da ridurre al minimo il rischio per le forze afghane e americane e per massimizzare l’eliminazione dei combattenti dell’Is e le loro strutture”, prosegue il testo, sottolineando che ”sono state prese precauzioni per evitare vittime civili”.