Mentre in Italia erano le due di notte, le 20 a Washington, il “travel ban” fortemente voluto da Donald Trump è entrato in vigore, dopo essere stato parzialmente riattivato da una decisione della Corte suprema americana, che si pronuncerà sulla legittimità costituzionale, però non prima di ottobre prossimo. L’ordine esecutivo di Trump resterà in vigore in questa forma fino a quella data.

trumpE’ entrato in vigore alle 20 ora di Washington (le 2 in Italia) il ‘travel ban’ del presidente americano Donald Trump, parzialmente riattivato dopo la decisione della Corte suprema che lunedì scorso ha deciso di volersi pronunciare sulla legittimità costituzionale. L’operatività del bando prevede che potranno entrare sul suolo americano soltanto i cittadini di Iran, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen che dimostreranno di avere un legame legittimo negli Stati Uniti, vale a dire un ricongiungimento famigliare, un interesse lavorativo, la relazione con qualche organizzazione americana (in primis ragioni di studio). Per questi varranno le normali – e già rigide – procedure d’ingresso.

Gli altri resteranno fuori, e l’ordine esecutivo di Trump resterà in vigore in questa forma almeno fino a ottobre, quando i giudici della Corte esprimeranno il proprio parere sulla costituzionalità del provvedimento, ossia cercheranno di capire se è in contrasto col Primo Emendamento, quello che garantisce la libertà religiosa.