A due giorni dal test missilistico messo in atto dalla Corea del Nord, con una testata intercontinentale, capace di raggiungere gli Stati Uniti, Il presidente Donald Trump, storce il naso su posizioni Russia e Cina che hanno detto no ad una risoluzione Onu per nuove sanzioni a Pyongyang. Per ambasciatrice Usa al palazzo di Vetro “La Corea del Nord con il suo comportamento sta chiudendo velocemente la possibilità di una soluzione diplomatica”.

Stati Uniti all’attacco di Russia e Cina per il loro no a una risoluzione dell’Onu su nuove sanzioni alla Corea del Nord dopo il lancio, due giorni fa, di un missile intercontinentale. Nel corso di un’accesa riunione del Consiglio di sicurezza convocata d’urgenza su richiesta di Washington, l’ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro, Nikki Haley, ha accusato Mosca e Pechino di “tenere per mano” il leader nordcoreano Kim Jong-un.

Con il test di un Icmb, Pyongyang “sta velocemente chiudendo la possibilità di una soluzione diplomatica”, ha ammonito la Haley, avvertendo che gli Stati Uniti potrebbero ricorrere alle “nostre considerevoli forze militari se dovremo, anche se preferiamo non andare in questa direzione”.

Ecco le parole di Trump – Con la Corea del Nord “bisogna fare qualcosa”. In una conferenza stampa a Varsavia dopo il suo incontro con il presidente polacco Andrzej Duda, Donald Trump ha detto: “E’ una vergogna che si comportino in questo modo, si stanno comportando in modo molto pericoloso e qualcosa deve essere fatto”. Il presidente americano, però, ha detto di non voler fissare delle ‘linee rosse’ con Pyongyang, che due giorni fa ha per la prima volta testato un missile intercontinentale.