SINTESI: Il Catania, ospite di se stesso, chiude la prima frazione avanti 0-2. Nella seconda allunga e dilaga, fino a 0-6. In mezzo, sbaglia anche un rigore.

davLA PARTITA: troppo poco sabato, troppo martedì. Questo, in sintesi, è il Catania visto all’opera questa sera.
Se un solo gol subito dall’Akragas, lo avesse incassato il Fondi, oggi la squadra di Lucarelli avrebbe due punti in più in classifica e probabilmente tecnico, squadra e tifosi, sarebbero più contenti.
Fatto sta che gli etnei, dopo la vittoria ai danni della Leonzio, hanno staccato il pass per il turno successivo di Coppa, hanno trovato in Ripa il proprio goleador e scoperto due under 21: Correia e Rossetti. Tedeschi e Mazzarani, che nel primo tempo si era fatto ipnotizzare da Vono dagli undici metri, hanno completato l’opera.
Il Catania si è schierato con un 3-5-2, canonico ma non troppo. L’Akragas, a specchio, almeno sulla carta, è stato in realtà assai più guardingo, con Navas e Canale terzini di una difesa a cinque, ridotta poi a quattro unità, quando Mileto è stato espulso per fallo su Aya.
In quel momento, la gara era ancora aperta, i catanesi erano in vantaggio di un gol, ma nulla era ancora deciso. E il rigore sbagliato da Mazzarani, aveva mantenuto lo status quo.
In realtà, qualche istante dopo, Ripa ha raddoppiato, ha piegato l’Akragas, ha battuto il cinque con Rossetti, si è accomodato in panchina e ha lasciato che fossero i compagni a spezzare definitivamente il “gigante”.
Correia ha fatto vedere buone cose, ha impiegato soltanto tre minuti a timbrare il cartellino e ha colpito un palo, dopo un gioco di gambe che aveva disorientato i centrali avversari.
Rossetti in diagonale, Tedeschi di testa, Mazzarani con una punizione pregevole sotto l’incrocio dei pali alla destra del giovane Amella (classe ‘99), subentrato a Vono al rientro dalla pausa. Per una goleada finale che ha spaventato Lucarelli. Paradossale, ma non troppo, nel momento in cui il rischio è quello di subire un calo di concentrazione all’indomani del punteggio tennistico.
Applausi per Martinez, secondo (ma non ditelo all’allenatore) di Pisseri, che difenderà i pali del Catania finché i rossoazzurri saranno impegnati in Coppa e conferme sui partenti: Pozzebon e Anastasi.

TABELLINO

AKRAGAS (5-2-3): Vono (dal 1’ s.t. Amella); Navas (dal 15’ s.t. Ioio), Mileto, Pisani, Russo, Canale; Longo, Caternicchia; Leveque, Parigi, Salvemini (dal 1’ s.t. Franchi). In panchina: Scrugli, Petrucci, Danese, Sepe, Greco, Vicente, Saitta, Carrotta, Minacori. All. Raffaele Di Napoli.

CATANIA (3-5-2): Martinez; Bogdan, Aya (dal 1’ s.t. Tedeschi), Marchese; Esposito, Caccetta, Buclo, Biagianti, Manneh (dal 21’ s.t. Correia); Mazzarani, Ripa (dal 31’ p.t. Rossetti). In panchina: Pisseri, Semenzato, Djordjevic, Da Silva, Lodi, Di Grazia, Russotto, Anastasi, Curiale. All. Cristiano Lucarelli.

ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido. Assistenti: Rabotti di Roma2 e Donato di Milano.

RETI: Ripa (C) al 22’ e 29’ p.t.; Correia (C) al 24’, Rossetti (C) al 26’, Tedeschi (C) al 33’, Mazzarani (C) al 44’ s.t.

NOTE: 2.951 spettatori. Incasso: 16.042 euro. Ammoniti: Caternicchia (A); (C). Espulso Mileto (A) al 28’ p.t. per fallo da ultimo uomo ai danni di Aya. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 0’. Angoli: 1-6.

Simone Toninato