Mentre faticosamente si cerca di risalire alle identità delle persone decedute nell’attacco dei terroristi a Barcellona, (forse tra i morti pure un nostro connazionale) nella notte appena trascorsa c’è stato un nuovo attacco terroristico, questa volta nel porto di Cambrils, sventato dal Mossos, la polizia della Catalogna. Pubblichiamo un video ricevuto da Luca Amicarelli che si trovava nella zona delle ramblas, appena dopo i momenti dell’attacco.
ATTENZIONE IMMAGINI FORTI CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITA’

La Cronaca

Ci sarebbe anche un italiano fra le 13 vittime dell’attentato di ieri a Barcellona. A quanto si apprende da fonti qualificate, sarebbe infatti molto probabile l’ipotesi che nella strage sulla Rambla (FOTO) abbia perso la vita anche il 35enne B. G., residente a Legnano. Al momento tuttavia è ancora in corso l’identificazione della salma.

FARNESINA – Sul coinvolgimento di cittadini italiani nell’attentato sono ancora in corso le verifiche da parte dell’Unità di crisi della Farnesina in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Madrid e il consolato generale a Barcellona, in costante contatto con le autorità spagnole. Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri, che nel frattempo confermano il ferimento di tre italiani.

“I tre feriti italiani – ha poi spiegato a Sky Tg24 l’ambasciatore italiano a Madrid, Stefano Sannino – sono stati ricoverati in ospedali di Barcellona, ma due sono già stati dimessi e l’altro ha riportato fratture ma la sua condizione di salute non è grave né complessa”.

L’ambasciatore ha ricordato che “si sta lavorando in stretto contatto con le autorità catalane e la magistratura spagnola” e quanto alla presunta vittima italiana ha detto di “non poter dare alcuna informazione” poiché “non abbiamo ancora conferma”.

In attesa di notizie ufficiali dalla Farnesina, il datore di lavoro esprime il cordoglio su Facebook per la scomparsa del collega: “I terroristi hanno ucciso l’amico e collega B. G., responsabile marketing e vendite di Tom’s Hardware. Oggi per noi – scrive – è giornata di lutto”.

Nella notte hanno lavorato diverse equipe di medici forensi per le autopsie e l’identificazione delle vittime: fra quelle finora identificate con certezza ci sono tre cittadini tedeschi e un belga.

CACCIA ALL’UOMO – Le forze di sicurezza spagnole sarebbero alla ricerca di altre due persone coinvolti negli attacchi di Barcellona e di Cambrils. Lo sostiene la radio Cadena Ser, secondo cui si starebbe cercando anche un terzo furgone oltre ai due di ieri, uno utilizzato per l’attacco, l’altro ritrovato a nord di Barcellona e che sarebbe dovuto servire per la fuga degli attentatori.

La polizia spagnola ritiene che sia il 17enne Moussa Oukabir il presunto autore materiale dell’attentato di ieri. Moussa è il fratello di Driss Oukabir, arrestato ieri a Ripoll, località a un centinaio di chilometri da Barcellona (LA SCHEDA).

Tra le tre persone arrestate dalla polizia spagnola ci sono due marocchini e uno spagnolo proveniente dall’enclave di Melilla, in territorio marocchino.

“NON SONO LUPI SOLITARI” – Il procuratore capo dell’Audiencia nacional spagnola, Javier Zaragoza, ha escluso che i responsabili degli attacchi di Barcellona e Cambrils avessero precedenti per terrorismo. Chiarito di non poter dare troppi dettagli perché alcune informazioni sono “molto riservate”, Zaragoza, parlando con Cadena Ser, ha detto che al momento non è chiaro se l’uomo che ha noleggiato il furgone che ha seminato la morte sulla Rambla sia ancora in fuga o sia tra gli attentatori uccisi.

Lo stesso procuratore ha poi sostenuto che i terroristi entrati in azione ieri e nella notte non sono lupi solitari, ma membri di una cellula terroristica basata in Catalogna “pianificata e organizzata”.

LE BOMBE DI ALCANAR – Si fa strada intanto l’ipotesi che un’esplosione avvenuta mercoledì scorso in un’abitazione di Alcanar, a 110 km da Tarragona, potrebbe essere legata agli attacchi di ieri in Catalogna. Un uomo arrestato dopo l’esplosione potrebbe infatti aver affittato uno dei furgoni legati a Barcellona e Cambrils. Lo ha riferito il ministro regionale degli Interni della Catalogna Joaquim Forn che, in una dichiarazione alla radio Cadena SER, ha anche spiegato che potrebbe esserci un rapporto “di parentela” tra l’uomo arrestato e i cinque terroristi uccisi dai Mossos a Cambrils.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, non è esclusa l’ipotesi che il materiale esploso nella casa di Alcanar fosse stato preparato per esplodere nell’attentato di ieri di Barcellona. Lo scrive il quotidiano La Vanguardia. Nell’esplosione un uomo è morto.