“E’ indispensabile in questo delicatissimo passaggio della vita parlamentare salvaguardare la tenuta del Governo”. Per questo motivo è sparito dal calendario del Senato (almeno per le settimane a seguire, dicono dal PD) il provvedimento che riguarda lo ius soli. Zanda: “Per approvare servono voti; chi nella maggioranza lo ha approvato alla Camera non lo vota al Senato”

news-nuove-bluLo ius soli sparisce dal calendario dei lavori delle prossime settimane del Senato. E’ emerso alla fine della conferenza dei capigruppo. Il capogruppo Pd Luigi Zanda ha detto che “per approvarlo servono i voti e chi nella maggioranza lo ha approvato alla Camera non lo vota al Senato”.

“La legge sullo ius soli è un provvedimento fondamentale, che va assolutamente portato a termine prima della conclusione della legislatura. Da esso dipendono tanto la qualità civile e culturale della società italiana, quanto il futuro del nostro Paese, caratterizzato da un costante invecchiamento della popolazione”, dicono senatori del Pd Daniele Borioli, Rosaria Capacchione, Valeria Cardinali e Camilla Fabbri.

“Al tempo stesso -sottolineano- è indispensabile in questo delicatissimo passaggio della vita parlamentare salvaguardare la tenuta del Governo, preservandolo dal rischio di tensioni e fratture nel momento in cui esso ha il compito fondamentale di mettere a frutto i segni incoraggianti della ripresa economica. Nessuna rinuncia quindi, ma solo la consapevolezza politica che serve un accordo solido, dopo il Def, per l’approvazione definitiva di una legge di civiltà”.