Si aprono le  porte del carcere per i tre minorenni che sono indagati per gli stupri avvenuti a Rimini ai danni di una giovane polacca e di una trans peruviana in concorso con il maggiorenne congolese Guerlin Butungu, che intanto ha cambiato versione, rispetto a quella fornita al momento dell’arresto. 

stupri-riminiCustodia cautelare in carcere per tutti e tre gli indagati e divieto di comunicare tra di loro. E’ la decisione del Gip del tribunale per i minorenni di Bologna, Anna Filocamo, per quanto riguarda i fratelli marocchini di 15 e 17 anni e il nigeriano di 16, accusati in concorso con il 20enne Guerlin Butungu dei due stupri della notte tra il 25 e il 26 agosto a Miramare di Rimini e di lesioni e rapina aggravata.
La versione de congolese è cambiata. Finora aveva sostenuto di essersi addormentato in spiaggia dopo una festa mentre erano stati compiuti gli stupri. Ora invece afferma di essere stato presente alle violenze ma che a compierle sono stati i tre minorenni, i due fratelli marocchini e il nigeriano. Il congolese sostiene che, mentre loro violentavano a turno la 26enne polacca, lui teneva fermo il compagno ma senza fargli del male. Il giudice non ha ancora convalidato il fermo, né deciso per le misure cautelari.