Live Video – L’America centrale sta per rivivere l’incubo della devastazione di un uragano: dopo Irma, nelle stesse orme, sta viaggiando ora Maria, che da tempesta tropicale e passato nel giorno di pochi giorni a uragano di categoria 5. Con venti da oltre 260 km/h, Maria è un uragano estremamente pericoloso. Oggi è atteso in Guadalupa, Antigua e quel che rimane di Barbuda, profondamente devastata da Irma pochi giorni addietro. Intanto al passaggio in Dominica, Maria ha lasciato solo devastazione.

Video en vivo – Centroamérica está a punto de vivir la pesadilla de la devastación de otro huracán: después de Irma, en las mismas direction, está viajando María, de tormenta tropical, a pasado en unos días a huracán de categoría 5. Con vientos de más de 260 km / h, María es un huracán extremamente peligroso. Hoy se espera en Guadalupe, Antigua y Barbuda, ya profundamente devastada por Irma. En el pasaje a Dominica, María dejó sólo una devastación.

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Dopo Irma, anche l’uragano Maria si prepara ad abbattersi sui Caraibi, già devastati dal passaggio dell’uragano. La tempesta, che ieri era salita alla categoria 3, con venti oltre i 200 chilometri orari, si è intensificata ulteriormente raggiungendo la categoria 5, con venti oltre i 260 chilometri orari. Maria è stato classificato come un uragano “estremamente pericoloso” dal Centro nazionale uragani (Nhc) che ha parlato di un evento “potenzialmente catastrofico”.

L’uragano ha colpito Dominica alle 21 di ieri sera (ora locale) e si trova a 25 chilometri dall’isola di Martinica, dove sono attese onde alte fino a 9 metri. Nelle prossime ore Maria dovrebbe toccare Porto Rico e le Isole Vergini, dove è atteso tra oggi e domani.

Il primo ministro di Dominica, Roosevelt Skerrit è stato soccorso ed è stato costretto ad abbandonare la sua casa, devastata dalla forza dell’uragano. “Il tetto è andato – ha scritto Skerrit in un post su Facebook -. Sono in balia dell’uragano, la casa è completamente allagata. Non sappiamo che sta succedendo là fuori. Non osiamo guardare. Sentiamo solo il suono della furia del vento e preghiamo affinché finisca presto”.

Le autorità locali di Guadalupa hanno ordinato l’evacuazione delle zone a rischio a partire da oggi, annunciando che tutte le attività lavorative resteranno chiuse.

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