Aggiornamento 2-9 – Un nuovo imponente incendio si è verificato nella fabbrica chimica a Crosby, Texas. Una nuova esplosione si è verificata all’interno dell’impianto chimico di Arkema, sommersa dalle acque e con l’impianto di raffreddamento in tilt, dopo il passaggio dell’uragano Harvey. Le sostanze chimiche volatili non raffreddate a dovere, danno vita a queste esplosioni, mettendo a rischio tutta la zona.

1-9 – Due distinte esplosioni sono avvenute oggi poco dopo le ore due del mattino, ora locale di Houston, negli Stati Uniti, nella fabbrica chimica Arkema a Crosby, in Texas. Una colonna di fumo nero si è levata in cielo dopo le deflagrazioni. 

Harvey continua a creare danni inimmaginabili anche dopo il suo passaggio: una fabbrica chimica di Crosby, cittadina a est di Houston, potrebbe da un momento all’altro esplodere, a causa dell’acqua caduta in maniera massiccia al passaggio della tempesta tropicale, che ha sommerso l’impianto di raffreddamento, mandandolo totalmente in tilt. Per precauzione è stata evacuata l’intera località, nel raggio di 2,5 km dalla fabbrica.

arkema-fabbrica-chimica

Una fabbrica chimica vicino Houston potrebbe esplodere in ogni momento nei prossimi giorni dopo che l’inondazione provocata dalla tempesta Harvey ha messo fuori uso il sistema di raffreddamento. Per precauzione è stata evacuata la vicina cittadina di Crosby, a est di Houston.

La grave situazione si è verificata in un impianto della società francese Arkema, dove si producono perossidi organici, composti chimici con molti usi che vanno dai medicinali ai materiali edili. Si tratta di preparati facilmente infiammabili, ma il sistema di raffreddamento che serve a prevenire esplosioni è completamente andato fuori uso.

La fabbrica è stata chiusa venerdì, prima dell’arrivo della tempesta tropicale Harvey. Ma l’impianto è stato colpito più del previsto ed è ora sommerso da quasi due metri d’acqua. L’inondazione ha messo fuori uso sia l’impianto elettrico normale che i due generatori di emergenza. Una volta saltato il cruciale sistema di refrigerazione “il sito potrebbe ora esplodere provocando un incendio”, avverte Richard Rowe, manager della branca nordamericana della Arkema, spiegando che, a causa dell’inondazione e del black out elettrico, “non c’è modo di intervenire”.

Gli operai hanno abbandonato martedì il sito e ieri è stata decisa l’evacuazione di tutta la popolazione nel raggio di 2,5 chilometri attorno alla fabbrica, compresa la cittadina di Crosby. Sono state chiuse anche delle strade, creando ulteriori problemi al traffico in zone già inondate dove molte famiglie hanno problemi a rifornirsi di beni alimentari.