Aggiornamento ore 12.00 – Puigdemont non risponde alla scadenza dell’ultimatum e Rajoy procederà con la sospensione dell’autonomia già sabato prossimo. “Il governo della Spagna – dichiara una nota inviata ai media – prende atto che alle 10 di questa mattina era fissata l’ultima scadenza stabilita, e che si è avuto un rifiuto dal presidente della Generalitat della Catalogna a rispondere alla richiesta che gli era stata presentata lo scorso 11 ottobre, in cui si chiedeva di dire in forma chiara e precisa se l’autorità della Catalogna avesse proceduto a dichiarare l’indipendenza di questa comunità autonoma e lo si sollecitava a ripristinare l’ordine costituzionale alterato. A seguito di tale situazione, il governo spagnolo porterà avanti le procedure previste nell’articolo 155 della Costituzione per ripristinare la legalità nell’autogoverno di Catalogna. Il prossimo sabato il Consiglio dei ministri, riunito in forma straordinaria, approverà le misure che indirizzerà al Senato al fine di proteggere l’interesse generale degli spagnoli, tra cui i cittadini della Catalogna, e ripristinare l’ordine costituzionale della comunità autonoma”. Si apre ora una fase tutta nuova e tutta da scoprire. 

19 ott. – La Spagna sta vivendo un momento di sospensione, tutto sembra fermo in attesa della risposta che deve arrivare oggi dalla Catalogna. Rajoy attende che Puigdemont si pronunci in maniera chiara e inequivocabile se dopo il referendum dichiarato incostituzionale, ma tenutosi ugualmente, la Catalogna ha dichiarato l’indipendenza o meno. Con lo spettro dell’art. 155 della Costituzione spagnola, che pende sulla testa dei catalani, il Presidente della Generalitat catalana, oggi alle 10 sì o sì dovrà essere chiaro… E per Madrid l’unico modo di evitare l’attivazione del suddetto articolo è, oltre a non aver proclamato l’Indipendenza, convocare elezioni anticipate, in segno di ripristino della legalità.

PuigdemontAlle 10 massimo di oggi, Puigdemont dovrà chiarire se ha proclamato o meno l’indipendenza e ripristinare la legalità. Il leader catalano ha già lasciato passare la prima scadenza di lunedì, limitandosi ad un appello al dialogo che non ha chiarito se l’indipendenza è stata proclamata o meno.

Scade dunque il tempo concesso per ripristinare la legalità. Secondo le fonti del governo, Madrid potrebbe considerare la convocazione di elezioni anticipate come una sorta di ripristino della legalità, sempre che non venga proclamata l’indipendenza.

ARTICOLO 155 – Il capo dell’esecutivo spagnolo Mariano Rajoy è già pronto a convocare il Consiglio dei ministri appena arriverà la risposta di Puigdemont. Tuttavia, ricorda ‘El Pais’, l’articolo 155 che permetterà a Madrid di commissariare il governo autonomo non partirà immediatamente. Serve un voto del Senato e potrebbero passare alcuni giorni, a seconda della velocità che Rajoy vuole imprimere al processo. E nel frattempo Puigdemont potrebbe convocare elezioni anticipate, tanto più che vi sono tensioni interne al fronte separatista.