La Juve ha dominato per anni la Serie A, ma forse qualcosa cambierà durante questo campionato. Anzi, è già cambiata, considerando che attualmente la capolista è il Napoli: i bianconeri, con il pareggio rimediato a Bergamo, hanno infatti perso la testa della classifica. Pur essendo più forti dello scorso anno. Diciamo che il calcio sta tornando un po’ come negli anni ’80, quando “squadre minori” come Napoli, Torino e Lazio vincevano e convincevano. Così come fanno oggi, visti tutti i successi raccolti in campo in queste prime 7 giornate di Serie A. Il calcio, però, è cambiato profondamente: non solo da un punto di vista tattico, ma anche per quanto riguarda gli orari. Non più un’unica sessione la domenica pomeriggio, ma uno “spezzatino” spalmato fra sabato e lunedì. Questo però non ha tolto un briciolo allo spettacolo delle partite di calcio visibili in diretta su Pay TV come Mediaset Premium, oggi necessarie per godersi in pieno tutto lo spettacolo della Serie A. Vediamo come vanno allora le cose nel nostro campionato cadetto.
Settima giornata di campionato: i primi verdetti
L’ultima giornata di campionato – la settima – sembra aver già dato i suoi primi verdetti, anche se ovviamente non definitivi. Non potremmo che partire proprio dal pareggio della Juventus con l’Atalanta (2-2): un pareggio che sa di sconfitta, visto il sorpasso in classifica del Napoli. Gli azzurri, infatti, non hanno avuto difficoltà nel piegare un remissivo Cagliari. Anche la Roma ha fatto capire di essere in lizza per i piani alti: nonostante debba recuperare ancora una partita, la vittoria a San Siro contro il Milan (per 2-0) ha detto molto. Sempre sponda Capitale, la Lazio ha tenuto il passo delle prime: un roboante 6-1 ai danni del Sassuolo. Dal canto suo, pure l’Inter prosegue il suo ruolino di marcia: gioca male ma continua a vincere di misura, che poi è ciò che conta. Infine, da sottolineare la sconfitta della Fiorentina contro il Chievo. Il Milan, invece, finisce settimo in classifica.
Serie A: ecco la situazione delle prime tre
La Juventus è quasi caduta, ma non ha comunque potuto evitare di inciampare. Sopra per 2-0 contro l’Atalanta, si è poi fatta rimontare dai bergamaschi: Dybala stavolta protagonista in negativo, con il rigore sbagliato che poteva sancire la vittoria. Ma la Juve è forte, e due punti di distacco dal Napoli sono davvero troppo pochi per fare previsioni. I partenopei, dal canto loro, continuano a spaccare le partite con una frenesia degna di ammirazione: il 3-0 rifilato al Cagliari non ha mai visto gli avversari in partita. Un 3-0 che, come detto, vale un primo posto in solitaria: che si tratti della prima “fughetta” dell’anno? Ne sapremo di più alla ripresa del campionato il 14 ottobre, con due match da brividi: Juventus-Lazio e Roma-Napoli. Chiude il trittico l’Inter di Spalletti: un po’ una “nota stonata” in questa sinfonia di grande calcio rappresentata dal duo Juve-Napoli. Non perché non abbia una caratura tecnica di rilievo, ma per via di un gioco zoppicante, nonostante le sue tante vittorie. Anche in questo caso, ci penserà il derby del 15 ottobre a darci una risposta.
(AS)

