“La Belva” come veniva chiamato dai suoi più acerrimi nemici all’interno di Cosa Nostra, il capo dei capi, il corleonese più spietato di tutti i tempi, Totò Riina, è morto questa notte, nel reparto dei detenuti all’interno dell’Ospedale di Parma. Catturato l’anno successivo alle stragi di Capaci e via D’Amelio, dove furono trucidati Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta e Paolo Borsellino e i suoi angeli custodi, Riina era stato arrestato dopo 24 anni di latitanza. 

toto-riinaAlle 3.37, nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma, è morto il boss mafioso Totò Riina, in coma farmacologico da diversi giorni. Arrestato il 15 gennaio del 1993 dopo 24 anni di latitanza, era ancora considerato dagli inquirenti il capo indiscusso di Cosa Nostra.

Le sue condizioni erano nettamente peggiorate dopo l’ultimo intervento chirurgico subito: da quel momento il boss è entrato in coma e non si è mai risvegliato. Ieri sono arrivati a Parma la moglie e la figlia, dopo l’ok arrivato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando. L’altro figlio, Salvo, che ieri ha scritto un post su Facebook in cui augurava buon compleanno al padre per i suoi 87 anni, dovrebbe arrivare oggi stesso. Un altro figlio, Giovanni, sta invece scontando una pena all’ergastolo.