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La Juventus è più o meno forte dello scorso anno? In estate è stato uno degli enigmi più dibattuti tra gli esperti di calcio e quasi tutti sono giunti ad una conclusione: con gli addii di Bonucci e Dani Alves i bianconeri hanno perso due punti di riferimento importanti. Sembrava che i bianconeri fossero destinati quasi ad una stagione interlocutoria, nonostante gli arrivi di Douglas Costa, Bernardeschi, Szczesny, Howedes e Matuidi. Eppure, il campo ha confermato ancora una volta che il club bianconero e il suo allenatore sono in grado di sopperire anche ad assenze pesantissime.

Se c’è una costante di questi sette anni straordinari per la Juve è rappresentata dal fatto che nonostante ogni anno siano andati via pezzi pregiati della rosa, i risultati sul campo non sono cambiati. Sono arrivati 6 scudetti consecutivi, due double (scudetto più coppa Italia) e due finali di Champions, purtroppo perse malamente con Barcellona e Real Madrid. Al club torinese manca insomma davvero pochissimo per essere al livello delle top squadre a livello continentale, perché i tifosi sognano quella “coppa dalle grandi orecchie che manca ormai da oltre 20 anni.

Juventus in crescita evidente

A febbraio si comincerà a fare sul serio, perché in effetti il girone eliminatorio in cui sono stati inseriti i bianconeri è stato abbastanza agevole, al netto della sconfitta di Barcellona. La Juve era accreditata del secondo posto nel proprio gruppo e così è stato, senza tanti patemi. Ora, però, bisogna fare di più per provare ad entrare tra le prime otto. Agli ottavi di finale la Juventus se la vedrà con il Tottenham di Pochettino, una compagine che fa del gioco propositivo il proprio punto di forza. Una formazione insidiosa, ma assolutamente alla portata della squadra di Allegri.

Rispetto all’inizio della stagione, tra l’altro, il tecnico toscano sembra finalmente aver trovato la quadratura del cerchio. La squadra molto prolifica in attacco e assai fragile in difesa si è trasformata in un vero e proprio bunker. Merito soprattutto del cambio di modulo: abbandonato il 4-2-3-1, Allegri è passato ad un 4-3-3 che garantisce maggiore copertura alla difesa grazie ad un trio di centrocampo composto solitamente da Pjanic nelle veci di regista, Khedira e Matuidi mezzali. Il recupero di elementi importanti come Benatia e una migliorata condizione atletica, poi, hanno fatto il resto e ora coloro i quali in estate erano molto scettici, cominciano a cambiare i propri giudizi.

La Juventus e le altre favorite per la Champions

Recenti sondaggi hanno infatti alzato le quotazioni della Juventus sia in campionato sia in Champions. In Serie A i bianconeri se la stanno giocando sostanzialmente con il Napoli con una media che potrebbe portare ad una soglia finale vicinissima ai 100 punti. In coppa, invece, sembra proprio che i bianconeri siano tra le favorite per la vittoria finale assieme a Barcellona, Manchester City, Paris Saint Germain e Real Madrid. I campioni d’Europa in carica arrancano in campionato e non sembrano essere la squadra solida e compatta dell’anno scorso, ma c’è il City di Guardiola, dato per favorito anche dai siti di scommesse sportive, che continua a crescere in maniera esponenziale. Il Barcellona di Valverde, squadra che fa molta densità, è tra quelle che arriverà fino in fondo, mentre per il PSG sarà fondamentale la tenuta di uno spogliatoio esplosivo.