gdf-genI Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con i colleghi dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), e  l’ausilio dei Comandi Provinciali di Ravenna, Reggio Calabria e di Roma, hanno tratto in arresto, tra l’Emilia – Romagna, il Lazio e la Calabria, tre pregiudicati ritenuti affiliati alla ‘Ndrangheta e responsabili di un episodio di estorsione maturato e consumato in un contesto di malavita organizzata sul territorio emiliano – romagnolo.
In particolare, gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Bologna hanno dato esecuzione a d un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bologna, dott. Gianluca Petragnani Gelosi, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona del Procuratore Aggiunto Dott. Francesco Caleca, nei confronti di F.B. , classe 1983 residente a Siderno (RC), C.F., residente a Siderno ma domiciliato in Anzio (RM) e L.C., classe 1967 residente in Massa Lombarda (RA).
L’odierna operazione, denominata “Scramble ” , tra e origine dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Nicola Femia (condannato per associazione mafiosa a seguito della storica sentenza emessa dal Tribunale di Bologna il 22 febbraio 2017 che lo ha ritenuto capo e promotore di un’associazione di stampo mafioso operante nel settore del gioco illegale) il quale aveva riferito di comportamenti delittuosi, in particolare di natura
estorsiva, posti in essere da alcuni soggetti di origine calabrese attivi sul territorio emiliano – romagnolo e riconducibili alla ‘ndrina dei Bellocco di Rosarno (RC) una delle consorterie criminali più antiche, pericolose e potenti della ‘Ndrangheta reggina, con importanti ramificazioni in Emilia – Romagna e nel nord Italia, attiva in diversi settori illeciti, primi fra tutti quelli del narcotraffico, delle estorsioni e del controllo delle attività commerciali e imprenditoriali.