Ennesima morte bianca. Nella giornata di ieri a Milano, presso l’azienda Lamina Spa, tre operai sono morti a seguito della inalazione di sostanze tossiche, mentre stavano ispezionando un forno per la fusione ad altissime temperature. Un quarto si trova in ospedale in condizioni gravissime. E’ inaccettabile che nel 2018 si muoia sul posto di lavoro. 

Tre operai morti, un altro ricoverato in gravissime condizioni. E’ questo il bilancio dell’ultimo incidente sul lavoro, avvenuto alla Lamina Spa, azienda che produce lamine d’acciaio in via Rho a Milano.

L’inalazione di sostanze tossiche, probabilmente azoto, è stata fatale. Erano scesi a controllare un forno, a due metri di profondità, utilizzato per la fusione ad altissime temperature: aveva dato dei problemi. Ma sono stati avvolti dalle esalazioni tossiche, che non gli hanno lasciato scampo. Altri due operai che si sono accorti di cosa stesse accadendo e hanno dato l’allarme, sono ricoverati in codice giallo.

“E’ una tragedia terribile che non dovrebbe mai verificarsi” ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti. “Sono vicino alle famiglie delle vittime e spero che i feriti possano presto riprendersi. La legislazione italiana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è considerata una buona legislazione e il sistema dei controlli interviene su 200.000 imprese ogni anno. Serve, però, anche un impegno permanente di tutti i soggetti interessati ed una peculiare attenzione da parte degli imprenditori perché non dovrebbe mai accadere che un lavoratore perda la vita mentre svolge la sua attività”, conclude.