Sarà possibile chiedere un credito d’imposta per gli acquisti che riguardano il settore pubblicitario.

advSecondo un antico proverbio la pubblicità è l’anima del commercio e sembra che anche il Dipartimento del Consiglio dei Ministri sia della stessa opinione. È stata, infatti, approvata una agevolazione per coloro che investono in pubblicità. L’incentivo è presente sotto forma di credito d’imposta e potrà essere presentato ogni anno. Secondo il decreto ministeriale potranno usufruire dell’imposta non solo le imprese, ma anche gli enti non commerciali e i lavoratori autonomi.

Si tratta, dunque, di una misura davvero estesa che potrebbe giovare ad un gran numero di persone, purché il valore degli investimenti pubblicitari sia superiore all’1% degli stessi investimenti effettuati l’anno prima. L’agevolazione inoltre non riguarda solo la stampa, le emittenti televisive e quelle radiofoniche, ma anche il mondo online. Gli investimenti nel settore pubblicitario sono infatti in netto miglioramento in ogni settore.

Sul web negli ultimi anni abbiamo assistito ad alcuni fenomeni molto rilevanti sul piano pubblicitario: campagne virali, e-mail marketing e campagne banner. Senza considerare tutte le attività promozionali legate alla nascita di nuovi siti e-commerce. D’altra parte anche sul piano cartaceo nell’ambito della stampa e non solo, l’investimento in spazi pubblicitari è indispensabile. Inoltre regalare gadget, biglietti da visita personalizzati, portachiavi, calendari e altri piccoli oggetti è ancora oggi una tendenza molto attiva. Si tratta di piccoli gesti che l’azienda o il libero professionista mette in atto per fidelizzare il cliente e per farsi ricordare di sé.

Ecco perché l’incentivo può fare la differenza, anche se bisogna tenere presente che l’incentivo è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati e sale al 90% se si tratta di microimprese o start up innovative. In definitiva, saranno stanziati 50 milioni per gli investimenti sulla stampa, che riguardano in parte gli investimenti del secondo semestre del 2017 e in parte quelli da effettuare nel 2018. Mentre 12,5 milioni sono i soldi messi a disposizione per gli investimenti che riguarderanno nel prossimo anno sia le emittenti radio che quelle televisive.

Un bel traguardo, questo, che segna un punto a favore di coloro che decidono di investire in un settore sempre più rilevante e competitivo.

 

 

 

(AS)