LE ULTIME NOTIZIE DALL’AFGHANISTAN RIPORTANO IL NUMERO DI QUATTRO MORTI – Sarebbe stato un attentatore suicida, a far esplodere una bomba nella sede di Save the Children a Jalalabad, in Afghanistan, provocando il ferimento di undici persone. Erano le 9 del mattino locali, le 5,30 in Italia, quando il kamikaze è entrato in azione, facendo deflagrare la carica esplosiva. Successivamente alcuni uomini armati sono entrati all’interno dell’edificio e hanno aperto il fuoco. Non è ancora chiaro quante effettivamente siano le vittime e se tutti i membri del commando siano stati neutralizzati. Notizia in divenire

Almeno quattro persone sarebbero rimaste uccise nell’attacco di questa mattina contro l’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa che cita il portavoce del governatore della provincia di Nangarhar, Attaullah Khoghyani. Tra le vittime, stando a quanto riferito, ci sono un civile e un agente delle forze di sicurezza afghane e due assalitori che sono stati uccisi. Altre 12 persone, ha aggiunto il portavoce, sono rimaste ferite e nove sono già state assistite e dimesse in mattinata.

<

div class=”innerFull”>

Inamullah Miakhel, portavoce del dipartimento della Salute di Nangarhar, ha però fornito un bilancio diverso, confermando la morte di una persona e il ferimento di altre 14. Secondo quanto riferito da Khoghyani, l’attacco a Save the Children sarebbe avvenuto intorno alle 9 del mattino locali, quando un attentatore suicida si è fatto saltare in aria davanti all’edificio, coinvolgendo anche alcune macchine parcheggiate. Dopo l’attentato, uomini armati hanno fatto irruzione nell’edificio e hanno aperto il fuoco.

<

div id=”sticky-intext-roll-wrapper”>SAVE THE CHILDREN – “Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro compound – afferma l’organizzazione umanitaria in una nota – L’attacco è avvenuto intorno alle ore 9 locali, l’alba in Italia”. “La nostra prima preoccupazione è la sicurezza del nostro staff – proseguono – Siamo in attesa di ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado di fornire ulteriori informazioni. Save the Children – spiegano – lavora in Afghanistan dal 1976 in 16 delle 34 province del Paese. L’Organizzazione realizza progetti per la protezione dell’infanzia, progetti di educazione, salute e nutrizione, interventi per contrastare e prevenire la povertà delle famiglie e dei bambini, e di risposta alle emergenze, grazie ai quali raggiungiamo oltre 700.000 bambini”.