Dall’Obamacare ai dreamers, dal nucleare Usa, al nucleare della Corea del Nord, passando per il lavoro, i temi principali del discorso sullo Stato dell’Unione, tenuto ieri dal Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump. “Insieme (rivolgendosi ai democratici e ai repubblicani, ndr) stiamo costruendo un’America più sicura, forte ed orgogliosa”.

“Il nostro è un nuovo momento per l’America, non c’è stato un momento migliore per iniziare a vivere il sogno americano, questo è il vostro momento, insieme possiamo ottenere assolutamente qualsiasi cosa”. Così Donald Trump nel suo discorso sullo stato dell’Unione ha rivendicato come i suoi “massicci tagli fiscali abbiano concesso un enorme sollievo al ceto medio ed alle piccole imprese”.

“Il mandato individuale è ora sparito, grazie a Dio”, a poi aggiunto, riferendosi all’abolizione dell’obbligatorietà dell’assicurazione sanitaria prevista dall’Obamacare, affermando che ora, grazie alle sue politiche, le imprese potranno espandersi e creare nuovi posti di lavoro. “Non importa dove siete stati o da dove venite, questo è il vostro momento”, ha poi aggiunto Trump nel suo discorso in cui ha usato un tono più presidenziale, affermando di voler tendere la mano ai democratici per lavorare insieme sulle questioni dell’immigrazione e della ricostruzione delle infrastrutture.

“Insieme, stiamo costruendo un’America più sicura, forte ed orgogliosa”, ha detto. “Così questa sera tendo la mano a membri di entrambi i partiti democratici e repubblicani per proteggere tutti i nostri cittadini di ogni provenienza, colore e credo”, ha aggiunto.

Dopo mesi di una presidenza accusata di essere divisiva, la recente battaglia con i democratici per il destino dei dreamers, i giovani immigrati a cui Trump ha tolto le protezioni varate da Barack Obama, e le polemiche per le parole ingiuriose che il presidente avrebbe usato per i paesi africani, Trump ha usato la notte scorsa toni più pacati e inclusivi. “Se lavorate sodo, credete in voi stessi, se credete nell’America allora voi potete sognare ogni cosa, essere qualsiasi cosa, ed, insieme ottenere assolutamente qualsiasi cosa”, ha detto ispirandosi appunto al principio del sogno americano che i suoi critici affermano che vuole negare ai nuovi immigrati.

Su questo fronte Trump ha affermato di proporre ai democratici “un giusto compromesso”, offrendo “un percorso verso la cittadinanza” a circa 1,8 milioni di immigrati entrati da bambini nel Paese senza documenti in cambio di un “muro sul confine meridionale”. Nonostante i toni più concilianti, il presidente ha quindi confermato il giro di vite sugli ingressi, ed uno stravolgimento del sistema di immigrazione: fine del sistema della lotteria dei visti e dei ricongiungimenti familiari, ed il passaggio da un sistema “di immigrazione basato sul merito”.

Gli Stati Uniti devono “modernizzare e ricostruire i propri arsenali nucleari, con la speranza di non doverli mai usare”, ha detto ancora Trump nel suo discorso, affermando che c’è ancora bisogno che la deterrenza nucleare sia “così forte e potente che possa scoraggiare ogni atto di aggressione”. “Forse un giorno nel futuro ci sarà un momento magico quando i Paesi del mondo si uniranno per eliminare le loro armi nucleari – ha aggiunto – sfortunatamente non siamo ancora a quel punto”. In particolare, Trump ha ovviamente parlato della minaccia che arriva dalla “crudele dittatura” della Corea del Nord: “Dobbiamo solo guardare al carattere depravato del regime nordcoreano per capire la natura della minaccia nucleare che costituisce per l’America ed i suoi alleati”, ha detto. “L’irreponsabile corsa verso i missili nucleari della Corea del Nord potrebbe molto presto minacciare la nostra nazione. Noi stiamo conducendo una campagna di massime pressione per impedirlo”, ha aggiunto rivendicando la massima fermezza. “Compiacenza e concessioni hanno solo l’effetto di incoraggiare aggressioni e provocazioni”, ha concluso.