Un uomo di 53 anni, vicino di casa della pensionata di 73 anni uccisa lo scorso 17 agosto a Rho, in provincia di Milano, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Milano con l’accusa di omicidio volontario. Secondo le ricostruzioni degli uomini dell’arma, avrebbe agito per per soldi.
Il vicino avrebbe agito per soldi. Sarebbe questo il movente, dietro l’omicidio della pensionata di 73 anni, uccisa il 17 agosto scorso nella sua abitazione a Rho. L’uomo di 53 anni, già noto alla giustizia, è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Milano con l’accusa di omicidio volontario. Dalla una prima ricostruzione sembra che l’uomo avrebbe aspettato l’uscita dell’ex moglie alle 16 e si sarebbe, poi, introdotto nella casa della vicina per derubarla. Poi alle 17 è andato via. Dopo l’uccisione l’uomo se ne è andato in fretta verso casa a Varese. Dall’appartamento ha portato via pochi oggetti, tra cui un ciondolo, un orologio e un orecchino. La donna è stata ammazzata con un coltello, ancora non ritrovato. La vittima si è difesa inizialmente in salotto, poi è stata accoltellata e trascinata in bagno. L’uomo, coinvolto secondo le indagini anche in un giro di spaccio, aveva fatto una richiesta di un prestito a una finanziaria di tremila euro, che gli era stato negato. Il sindaco di Rho si è complimentato con le forze dell’ordine. “Ora giustizia è fatta” ha detto il primo cittadino Pietro Romano.