Secondo il quotidiano francese “Le Monde”, il miliardario bretone Vincent Bolloré si trova in stato di fermo a Nanterre in Francia, sospettato di corruzione nell’ambito dell’indagine sull’assegnazione di concessioni portuali al suo gruppo nel 2010, in Togo e Guinea.

Bollorè è stato posto in custodia dalla polizia francese nell’ambito di un’indagine giudiziaria aperta, in particolare per corruzione di pubblici ufficiali stranieri, per ottenere nel 2010 due dei sedici terminal container gestiti dal gruppo Bolloré nel continente africano, uno a Lomé, in Togo, l’altro a Conakry, in Guinea.

Come recita l’articolo del quotidiano francese, i magistrati sospettano che i dirigenti del gruppo abbiano usato la loro filiale del gruppo di comunicazione Havas per facilitare l’arrivo al potere dei leader africani, fornendo loro consulenza e servizi di comunicazione con fatture sottocosto, con l’unico scopo di ottenere successivamente le concessioni portuali dei redditizi terminal per container.

Con Bollorè sono stati arrestati anche altri dirigenti del gruppo: il CEO del gruppo Gilles Alix e Jean-Philippe Dorent, responsabile della divisione internazionale dell’agenzia di comunicazione Havas.