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Nuovi forti scontri al confine tra la striscia di Gaza e Israele, in questo nuovo venerdì di protesta definita dai palestinesi la “Grande marcia del ritorno”. L’esercito israeliano presidia il proprio confine e risponde a tutte le provocazioni che arrivano da Gaza, soprattutto da Hamas, che sta utilizzando questa protesta per cercare di colpire lo Stato con la Stella di David. I servizi segreti interni (Shin Bet), hanno avvisato le forze militari israeliane che potrebbe esserci un tentativo di attacco da parte di miliziani di Hamas, all’interno del territorio di Israele, approfittando dell’arrivo al confine di circa 50mila palestinesi.

Il Ministero degli esteri israeliano ha diffuso una serie di messaggi sui social, chiedendo ai giornalisti stranieri, editori, blogger o chiunque altro stia “seguendo” gli scontri al confine di questi giorni (non necessariamente sul posto), di ricordare che lo Stato ebraico si difende dagli attacchi di Hamas, che non sta tentando di entrare nel territorio di Gaza, ma sta ricevendo e respingendo i palestinesi che vogliono entrare nel territorio israeliano e che come punto principale tengano sempre in mente che i “terroristi” di Hamas, hanno come obiettivo l’eradicazione dello Stato di Israele; inoltre, che gli scontri sono fomentati dai miliziani di Hamas e che il numero di vittime che comunicano ogni giorno è volutamente gonfiato a regola d’arte, per far presa sull’opinione pubblica internazionale, che troppo spesso si scorda del fatto che Israele è costantemente impegnato a dover difendere il proprio territorio e i propri cittadini, esattamente come farebbe qualunque altro Stato che abbia a cuore la sua stessa esistenza.