Si sono incontrati sulla linea di confine tra le due Coree, divise nell’immediato della fine della Seconda Guerra Mondiale tra Nord (sotto la cappella sovietica) e il Sud (con influenze a Stelle e Strisce), i due capi dei rispettivi Stati, Kim Jong-un leader del “regno eremita” e Moon Jae-in Presidente sudcoreano. E’ la prima volta che il vertice della Corea del Nord mette piede sul territorio della Corea del Sud, attraversando la zona smilitarizzata che separa la penisola dalla fine della guerra di Corea. Lo stesso ha fatto poco dopo il presidente sudcoreano, ricambiando la visita sul territorio della nordcorea.

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Un anno fa sarebbe stato impensabile. Eppure, Kim Jong-un è diventato il primo leader nordcoreano a mettere piede in Corea del Sud, attraversando la zona smilitarizzata che separa la penisola dalla fine della guerra di Corea nel 1953. Alle 9.30 del mattino ora coreana, le 2.30 di notte in Italia, in un momento ricco di simbolismo e sfarzo, il presidente sudcoreano Moon Jae-in e Kim si sono stretti la mano al confine, per poi dirigersi verso la Peace House, nel villaggio di confine di Panmunjom, per avviare colloqui formali sulla denuclearizzare e la pace della penisola coreana.

I due leader hanno poi piantato assieme un albero – un pino del 1953 – lungo la linea di demarcazione militare coreana stabilita a seguito del cessate il fuoco alla fine della Guerra di Corea nel 1953. La terra e l’acqua utilizzate per l’operazione provenivano dalle zone a Nord e a Sud della linea di demarcazione. Durante la cerimonia, Kim è stato aiutato dalla sorella Kim Yo-jong a indossare i guanti bianchi e quindi – assieme al presidente Moon – ha gettato terra sulla base della pianta. “Questo è un posto carico di significato – ha sottolineato Kim durante la cerimonia – e in effetti è una nuova primavera che è arrivata al nord e al sud”. “Spero – ha aggiunto – di trarre il massimo dalle opportunità della giornata di oggi e spero che assieme a questo pino possano fiorire le nostre relazioni”.