La iper cattolica Irlanda è andata al voto per il referendum sulla legalizzazione dell’aborto ed ha detto Sì.  Prima di questo voto, l’interruzione di gravidanza era possibile solo nei casi in cui la vita della madre fosse in pericolo, ma non in caso di stupro e incesto. Plebiscitari i numeri del Sì, che sfiora quasi il 70% di coloro che sono andati a votare. 

Valanga di ‘Sì’ in Irlanda al referendum per la liberalizzazione dell’aborto. Secondo un exit poll dell’Irish Times, il 68% degli elettori ha votato a favore della cancellazione dell’ottavo emendamento della Costituzione in base al quale sia la madre che il feto hanno “pari diritto alla vita”.

Un altro rilevamento dell’emittente nazionale Rte segnala una percentuale ancora più alta di favorevoli, con il 69,4%. I risultati ufficiali arriveranno nel pomeriggio, ma il primo ministro Leo Varadkar, favorevole al ‘Sì’, ha già twittato: “Sembra che abbiamo fatto la storia”.

“Oggi abbiamo assistito al culmine di una rivoluzione tranquilla che è avvenuta in Irlanda – ha poi dichiarato microfoni dell’emittente pubblica Rte – E’ stato un grande esercizio di democrazia, il popolo si è espresso e ha detto che vuole una moderna Costituzione per una moderna nazione. Abbiamo fiducia nelle donne, rispettiamo le loro decisioni legittime in relazione alla loro salute”.