Sono quasi ottanta i morti, ma si teme che il bilancio, con l’arrivo dei soccorsi in zone dove non è stato ancora possibile arrivare, possa crescere ancora, a seguito degli incendi che stanno devastando la Grecia e in particolare la zona boschiva dell’Attica e la capitale Atene. Un inferno di fuoco che ha colpito la città ellenica. Le fiamme hanno avvolto intere zone, intrappolando la popolazione. Molti hanno cercato scampo via mare, ma sono morti annegati. Un dramma di proporzioni immani. Pare che i roghi siano di origine dolosa. Ventitré al momento i feriti. 

Tutte le vittime finora sono state rinvenute nella zona tra Rafina e Nea Makri, in particolare a Mati e Kokkino Limanaki, dove le persone sono rimaste intrappolate all’interno delle proprie abitazioni e auto, o sono annegate nel tentativo di sfuggire alle fiamme attraverso il mare. Particolare impressione ha suscitato il ritrovamento di 26 corpi senza vita a Argyra Akti, a Mati, ad appena 15 metri dal mare. Si tratta di adulti e bambini rimasti intrappolati su una scogliera. Secondo quanto riferito dai media greci, i corpi sono stati ritrovati abbracciati l’uno all’altro.

Il timore è che gli incendi possano essere di natura dolosa, ha detto il premier greco Alexis Tsipras, che ieri ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Le ore che la Grecia sta vivendo, ha spiegato in un messaggio trasmesso dalla tv nazionale, “sono ore di coraggio, unità e solidarietà, perché solo insieme possiamo affrontare questa tragedia”. Tsipras ha anche ringraziato i leader internazionali che hanno espresso la loro solidarietà al Paese. Dopo la richiesta di aiuti da parte di Atene, l’Italia, la Germania, la Polonia e la Francia hanno invitato aerei Canadair, mezzi e vigili del fuoco.

Intanto la polizia ha arrestato quattro persone con l’accusa di sciacallaggio nel villaggio di Neos Voutzas, non lontano da Mati. Secondo quanto riferito dagli agenti, i quattro – di età compresa tra i 22 ed i 26 anni – sono stati sorpresi all’interno di un’abitazione abbandonata dagli inquilini per sfuggire alle fiamme.