E’ l’autista dell’autocisterna l’unico morto del tremendo incidente avvenuto oggi sul raccordo autostradale che unisce tre autostrade, la A1, la A13 e la A14. Poteva essere ben peggiore il bilancio dell’incidente: l’autista della cisterna deve aver avuto un malore o un colpo di sonno, perché si è schiantato contro un tir che era fermo in colonna, senza neppure tentare di azione i freni, il che lascia supporre che non fosse nelle condizioni di farlo. A seguito dell’impatto vi è stata una prima esplosione con le fiamme sulla carreggiata, ma la successiva, quando la cisterna ha preso fuoco, è stata potentissima, tanto da far crollare un pezzo di carreggiata e un ponte. Altre esplosioni si sono susseguite, che hanno coinvolto anche altri mezzi e auto fuori dalla tangenziale, nella concessionaria vicina. Deflagrazioni che hanno rotto i vetri e creato parecchi danni anche agli edifici nelle adiacenze. Molti i feriti, circa un centinaio. La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti. L’incidente è avvenuto verso le 14 alla periferia del capoluogo felsineo, all’altezza del km 4.800, direzione Sud del Raccordo Autostradale Bologna-Casalecchio, nel quartiere di Borgo Panigale.
Società Autostrade per l’Italia è al lavoro per cercare di capire e valutare i danni causati ai tratti autostradali e stradali nelle immediate vicinanze al crollo e stabilirne lo stato di transitabilità.