Non c’è stato alcun “Spargimento di sangue” sul caso Siri, il sottosegretario della Lega ai trasporti, indagato dalla procura per corruzione, per il quale oggi in Consiglio dei Ministri vi è stata una resa dei conti, “Pacata e civile”, tra i leghisti, rappresentati da Salvini e dalla Bongiorno e il Movimento Cinque Stelle, oltre che dallo stesso capo del governo, Giuseppe Conte. Alla luce dei documenti presentati, Conte ha deciso che vi erano tutti i presupposti per dimissionare il sottosegretario e così è stato, Siri infatti è fuori dal governo. I due ministri leghisti presenti in CdM hanno ribadito la fiducia a Conte, così come hanno ribadito che Siri è innocente fino a prova contraria, ma hanno preferito non fare muro perché “Ci sono cose troppo importanti da portare avanti come governo, che gli italiani stanno aspettando e che ora finalmente cessino le scuse, i rinvii e i no”… Questo il commento da fonti della Lega, su quanto accaduto oggi in Consiglio dei Ministri.