Aggiornamento serale: gli Usa continuano a sostenere, tramite il presidente Trump, che non vi è alcun dubbio che al-Baghdadi sia stato ucciso dalle forze americane oggi, in zona Idlib. La versione dell’amministrazione americana racconta di un califfo “piagnucolante e codardo” che ha portato alla morte anche i suoi tre figli, quando vistosi braccato, ha imboccato un cunicolo senza uscita e si è fatto detonare. Anche alcune delle sue mogli, in posti diversi, si sono fatte detonare… Non vi sono prove evidenti sulla morte del califfo dell’Isis, se non la parola del presidente degli Stati Uniti, visto che il corpo è “rimasto fortemente mutilato dall’esplosione”: il tycoon newyorchese ha tenuto a precisare che i suoi soldati, nell’immediatezza del fatto, hanno fatto un riscontro del DNA per fugare ogni dubbio: “E’ certamente lui!” ha concluso Trump. Sempre l’inquilino della casa Bianca ha voluto ringraziare la Turchia, l’Iraq, la Russia e anche i Curdi, che “Hanno fornito informazioni basilari per la cattura”. Insomma a poche settimane dal tradimento voluto dal numero uno degli Stati Uniti d’America, ora i curdi sono stati straordinari. Qualcosa, come sempre in questi casi, lascia scettici. Vedremo come muterà questa notizia nelle prossime ore.

La notizia della prima ora – In questi anni di lotta allo Stato Islamico, è stata più volte annunciata la sua morta ma è sempre riuscito a fuggire e a rimanere a capo delle milizie islamiche. Oggi si annuncia nuovamente la sua fine, per mano americana e dell’Sdf curda, versione però che non compare nei comunicati ufficiali (solo alcuni media israeliani annunciano l’operazione congiunta), in cui solo gli americani si “fregiano” di aver snidato il califfo dell’Is, in un compound ad Idlib. Ora dunque bisognerà attendere per capire se effettivamente Abu Bakr al-Baghdadi, sia morto: secondo fonti del Pentagono, si sarebbe tolto la vita facendosi esplodere, quando ha capito che a breve sarebbe stato catturato.

TRUMAN SICILIANO