Le forze dell’ordine di Hong Kong negano di aver effettuato un raid all’interno del Politecnico (PolyU), occupato dai dimostranti, mentre le persone all’interno del campus denunciano l’irruzione. Caos, morti e feriti in questi continui scontri tra la popolazione, tra i quali anche moltissimi studenti e le forze di polizia. Hong Kong sta vivendo un momento tragico della sua esistenza da quando la giurisdizione è passata sotto il controllo della Cina e il colosso asiatico spinge per porre totalmente sotto la sua ala autoritaria l’ex colonia britannica. E come sempre accade in questi casi le parti si accusano a vicenda.

Per il portavoce del capo della polizia di Hong Kong i manifestanti la notte prima hanno iniziato il lancio di mattoni e molotov, mentre secondo i dimostranti, le forze dell’ordine hanno attaccato con lacrimogeni e idranti, proprio mentre cercavano di lasciare l’ateneo, costringendo circa 1000 persone a rimanere dentro, senza alcuna possibilità di uscita.

Resta comunque il fatto che le contrapposizioni rimangono e le autorità non intendono cedere di un solo millimetro alle richieste della popolazione e intanto, nelle ultime 36 ore. so 38 le persone rimaste ferite e oltre 150 sono finite gli arresti.